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24 novembre 2009

Nikkor AF-S DX 55-200 mm f/4-5.6G IF-ED

Test di qualità

Nonostante siano ormai passati due anni da quando acquistai quest'ottica nel Double Kit Zoom Nikon con la D40 (di cui ho già scritto alcune considerazioni personali qui), non avevo mai fatto alcun test sulla qualità dell'obiettivo in oggetto.


I materiali impiegati per la costruzione dell'ottica sono di qualità contenuta e, nonostante ne limitino il peso a 255 gr, non sono una garanzia di protezione in caso di urti anche "banali" (non mi è mai caduto e di certo non lo getto per terra per vedere se resiste!!). Assieme al peso, un punto di forza è costituito dalle sue dimensioni ridotte: 68mm di diametro per 79mm di lunghezza dalla flangia di montaggio all'obiettivo della fotocamera (diametro filtri/accessori 52mm).
Queste tre caratteristiche combinate lo rendono facilmente trasportabile, con un minimo di accortezza nella protezione dell'ottica da eventuali urti!




La lunghezza focale corrispettiva al formato Fx è pari a 85-300mm (angolo di campo: 28°50' - 8°), ma data la scarsa luminosità dell'ottica (a 200mm a diaframma tutto aperto avremo f/5.6) e l'assenza della stabilizzazione (l'ottica non è VR), saremo costretti il più delle volte ad andare ad agire sulla sensibilità ISO per ottenere un tempo di esposizione di sicurezza per evitare il mosso.
La distanza minima di messa a fuoco è pari a 95mm.
L'ottica è dotata del sistema di messa a fuoco Nikkor Silent Wave Motor, che risulta essere silenzioso ma non così rapido da garantire un'affidabilità sulla messa a fuoco di soggetti in movimento. Sul barilotto è presente un comodo e rapido pulsante per passare dalla messa a fuoco automatica (A) a quella manuale (M); la ghiera per la messa a fuoco, però, risulta di complesso utilizzo non essendo dotata di alcuna distanza di riferimento.
La ghiera dello zoom, invece, è dotata della seguente scala della lunghezza focale: 55, 70, 85, 105, 135, 200 mm.



Lo schema ottico è costituito da 13 lenti (di cui 2 ED che minimizzano le aberrazioni cromatiche esaltando la nitidezza e il contrasto) divise in 9 gruppi. Il diaframma a 9 lamelle, che produce un'apertura quasi circolare, risulta un buon compromesso per ottenere uno sfocato soddisfacente.



Viste in breve le caratteristiche principali dell'obiettivo, passiamo al test effettuato. Premetto che le considerazioni sono selettivamente correlate all'ottica testata e non si possono generalizzare!! Le immagini in seguito postate sono state scattate in NEF con Nikon D40 su treppiede, aperte con Capture NX 2 e salvate in JPG senza alcun intervento.

Non possedendo uno studio con illuminazione adeguata, ho dovuto fare in modo artigianale!
Ho sfruttato una giornata di luce piatta per avere un'illuminazione il più possibile omogenea durante il test (nonostante ciò l'esposizione risulta leggermente differente: non è stata apportata comunque alcuna correzione in fase di post-produzione).
Ho utilizzato una stampa in formato A3 precedentemente controllata nel dettaglio per qualità, montata su supporto orizzontale.
Ho montato il Nikkor AF-S DX 55-200 mm f/4-5.6G IF-ED sulla D40 e il tutto sul treppiede (non di ottima qualità, ma sufficiente per garantire di evitare il micromosso all'altezza impostata). Inoltre, le foto sono state scattate con scatto remoto.
Ho calcolato l'altezza del punto medio del soggetto utilizzato per il test in modo da posizionare la reflex alla medesima altezza così che il sensore della fotocamera fosse parallelo al foglio della stampa (questo per evitare problemi di profondità di campo nell'esecuzione del test).
Ho deciso di studiare la qualità in termini di nitidezza (difficile valutare la qualità in termini di aberrazione cromatica essendo la stampa in bianco e nero; se trovo un soggetto adatto ripeterò il test per la completezza valutativa) alle seguenti lunghezze focali: 55, 105, 200 mm. Ho modificato di volta in volta la distanza della reflex dal soggetto in modo che l'angolo di campo coprisse per intero la stampa.


Di seguito riporto una foto della stampa in risoluzione ridotta a 900x598 px per evidenziare i tre settori (ritagli al 100%) studiati: angolo superiore sinistro, centro, angolo inferiore destro.






1) Lunghezza focale: 55 mm

Ho eseguito vari scatti in successione a diversi diaframmi: partendo da f/4 per arrivare a f/22 chiudendo progressivamente di 1 stop (come riportato nell'immagine).



Come è ben visibile dagli esempi sopra riportati, la qualità a tutta apertura (f/4) e con chiusura di uno stop lascia a desiderare agli angoli, mentre risulta soddisfacente in relazione al prodotto che abbiamo tra le mani. Chiudendo progressivamente il diaframma, avremo un miglioramento generale della qualità della foto con la massima nitidezza per quanto riguarda il settore centrale a f/11; agli angoli invece risulta essere ancora morbido. Chiudendo ulteriormente a f/16 e f/22 è vero che il miglioramento in termini di nitidezza è ben visibile agli angoli, ma ad esso corrisponde una significativa perdita di qualità al centro.


2) Lunghezza focale: 105mm

Ho eseguito vari scatti in successione a diversi diaframmi: partendo da f/5.6 (anche se non corrispondente alla massima apertura del diaframma) per arrivare a f/22 chiudendo progressivamente di 1 stop (come riportato nell'immagine).



Questa la lunghezza focale a cui l'obiettivo da il peggio di sé! A tutta apertura è praticamente inutilizzabile, mentre risulta essere appena sufficiente al centro con un diaframma già chiuso a f/11. Contrariamente a quanto mi aspettavo (oltre f/16 sono noti i problemi in termini di qualità legati alla diffrazione ottica), sembra proprio essere a f/22 (quindi a diaframma praticamente completamente chiuso) che l'obiettivo conceda il meglio in nitidezza. Altra cosa inattesa è stata la differente resa agli angoli: mentre la resa a livello dell'angolo superiore sinistro è quasi sovrapponibile a quella al centro, la resa all'angolo inferiore destro è a dir poco catastrofica.


3) Lunghezza focale: 200 mm

Ho eseguito vari scatti in successione a diversi diaframmi: partendo da f/5.6 per arrivare a f/22 chiudendo progressivamente di 1 stop (come riportato nell'immagine).



Rispetto a quanto accadeva a 105 mm (test 2), qui la situazione per la resa degli angoli è ribaltata! Le mie conoscenze attuali purtroppo non mi permettono di motivare tale fatto.
Venendo alla resa dell'ottica, anche qui la nitidezza è sufficiente solamente con una chiusura del diaframma quasi completa (f/16 e f/22), mentre a tutta apertura ben si denotano i problemi in termini di nitidezza.



Per mettere alla contro-prova i risultati sopra elencati, ho fatto una rapido test sfruttando le medesime modalità sopra elencate, utilizzando però esclusivamente una lunghezza focale di 200 mm alla minima distanza di messa a fuoco. Ecco quanto ne è emerso.

Di seguito riporto una foto della stampa in risoluzione ridotta a 900x598 px per evidenziare i tre settori (ritagli al 100%) studiati: angolo superiore sinistro, centro, angolo inferiore destro.




Ho eseguito vari scatti in successione a diversi diaframmi: partendo da f/5.6 per arrivare a f/22 chiudendo progressivamente di 1 stop (come riportato nell'immagine) alla lunghezza focale di 200 mm.



Al contrario di quanto emerso precedentemente, gli angoli riportano un livello di morbidezza sovrapponibile. In linea di massima direi che a diaframma completamente aperto la qualità è comunque sufficiente nella porzione centrale. A diaframma chiuso con f/11 la qualità credo sia la migliore, restando più che discreta fino a f/22.


Conclusioni
Mi sento di affermare che i maggiori problemi in termini di nitidezza non siano dati tanto dall'ottica quanto dalla messa a fuoco e (purtroppo) dall'artigianalità del sistema!!
Resta a mio avviso un'ottica ben sfruttabile a diaframma ben chiuso in tutte le situazioni (come zoom per fotografia paesaggistica); a tutta apertura è comunque un primo compromesso per eseguire qualche cattura, ammesso che il nostro soggetto non sia un uccellino che si diverta a svolazzare tra i rami!!!!! Il costo praticamente nullo in confronto agli zoom qualitativamente superiori lo rende attraente (soprattutto la versione VR), anche se il 70-300 (magari VR) sarebbe già un'altra cosa per chi volesse cimentarsi in fotografia di uccelli e/o affini, con i suoi 450 mm corrispondenti in formato Dx.
Nonostante tutte le accortezze che potremmo utilizzare, resta un ottica base di tutto rispetto, ma come tale deve essere considerata!


Le informazioni sono state estratte dal Manuale delle Istruzioni in dotazione con l'obiettivo; le considerazioni derivano esclusivamente dalla mia esperienza personale sull'ottica da me posseduta: non mi è mai stato possibile confrontarla con un'altra.


6 commenti:

Mattia Terrando ha detto...

Ciao, anch'io ho quest'ottica, ma nella versione VR. Non ho mai fatto prove, ma mi risulta che la versione VR sia leggermente (sottolineo leggermente) migliore in termini di qualità ottica. In ogni caso non sono mai riuscito a fare un test con la focus chart decente (test che si fa a tutta apertura) proprio a causa della scarsa qualità dell'ottica.
Da quando ho preso il Sigma 70-200 2.8 l'unica cosa che mi manca di quest'obiettivo (che comunque tengo per le uscite leggere, e perchè lo potrei vendere a non più di 100€) è il VR.

Ciao, Mattia

Enrico ha detto...

Grazie Mattia per il passaggio e commento!! Sì del VR ho già sentito parlare meglio...però mi farei due conti: avendo il 70-200 a me 100 euro mi farebbero comodo... che tirchio!!

Un saluto,
Enrico

Stefano Cuccolini ha detto...

Ciao Enrico, bel test (Yuza style ^_^). Io avevo in mente di farlo sul 12-24 perchè durante il test dei filtri ho notato delle brutte cose!
A 12mm a TA agli angoli le foto sembrano micromosse! :-(

Enrico ha detto...

Grazie Stefano!!
Esatto, mi sono proprio basato sui suoi test per capire come fare!! Ho intenzione di fare lo stesso con il 18-55 e con il 12-24, appena trovo il tempo!!!

Mattia Terrando ha detto...

Ciao, parlando dei 100€, penso che avere a disposizione un obiettivo compatto e leggero (pur con i suoi limiti) per le uscite meno importanti valga più di 100€...
Per lo stesso motivo non penso che venderò la D40 quando passerò ad altro... :)
Aspetto il test del 18-55, sono curioso di vedere tra i due chi la spunta a 55mm...

Enrico ha detto...

Grazie mille!! spero presto di trovare il tempo per realizzarlo!
Nemmeno io comunque venderò mai la D40 ;-)

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