Partenza: Malga Crocifisso (1526m s.l.m.)
Arrivo: Cima 11 (2557m s.l.m.)
Dislivello: 1031m
Durata: 3,5 h
Difficoltà: E
Un luogo poco conosciuto, immerso nella magia della flora e della fauna alpestri e che trae il suo fascino dalle vette che lo circondano: Cima 11! La vetta è ben visibile già percorrendo la Val di Fassa (TN) ed è facilmente distinguibile per la pista da sci costruita in onore dello slalomista di Vigo di Fassa, Angelo Weiss.
Arrivati a Pozza di Fassa, si attraversa il ponte e si imbocca la strada che ci conduce attraverso il paese di Meida verso la Val di San Niccolò; alcuni km più in là incontreremo la Malga Crocifisso, distinguibile anche grazie alla presenza di una cappella a fianco. Possiamo scegliere di lasciare qui la nostra auto ed usufruire di un servizio di pulmini che ci condurrà fino alla Malga Monzoni (1862 m s.l.m.) facendoci risparmiare circa 45' di cammino e quasi 300m di dislivello; oppure possiamo scegliere di svoltare a destra e arrivare fino al termine della strada percorribile e lasciare qui l'auto. Io consiglio la seconda alternativa: il sentiero n.603 che ci conduce fino alla malga non è impegnativo (una strada sterrata a tratti asfaltata) e permette di apprezzare la particolarità del luogo caratterizzato dalla presenza di un profondo orrido che costeggia la strada sulla sinistra.
Un centinaio di metri superata la malga, si incontrerà un bivio tra il sentiero n.603 ,che prosegue fino al Rif. Taramelli (molto frequentato dai turisti che giungono in pulmino alla malga), e il sentiero n.624, che imboccheremo.
La traccia è sempre ben distinguibile (è percorsa con dei fuoristrada dai possessori dei masi situati nei pressi del Rif. Vallaccia), ma ora le rampe iniziano a salire vertiginosamente!! In poco tempo si percorrono i 400m di dislivello che ci separano dal Rif. Vallaccia (2275m s.l.m.): nei prati sottostanti allo stesso a fine giugno e nella prima decade di luglio è possibile osservare la tipica flora della zona, che si presenta quanto mai particolare per la fioritura in zone ristrette...
D40, Nikkor 12-24 a 12mm, f/16, ISO 200, 1/100", GND2 (P121L), Mano Libera
D40, Nikkor 12-24 a 12mm, f/16, ISO 200, 1/50", GND4 (P121M), Mano Libera
Con un po' di attenzione ed un buon occhio non si potranno non avvistare le marmotte che popolano questi prati!! Un po' più fortunoso invece è l'incontro con i caprioli e i camosci che popolano queste valli... (consiglio sempre di portare con sé un buon binocolo!!)
Sono soprattutto i cuccioli di marmotta i più curiosi e giocherelloni, ottimi soggetti per rubare qualche scatto al volo!
Superato il rifugio, la strada sale ai piedi del Sas Morin regalando un'ampia visuale a nord-est verso le pareti della Marmolada! Il sentiero ci porterà in falsopiano fino alla base della cima Vallaccia: qui abbandoneremo la traccia n.624 per seguire la n.615 fino alla vetta, camminando tra i prati gialli che colorano questo luogo!
D40, Nikkor 12-24 a 12mm, f/16, ISO 200, 1/125", GND2 (P121L), Mano Libera
D40, Nikkor 12-24 a 12mm, f/16, ISO 200, 1/125", GND2 (P121L), Mano Libera
Dalla cima, se il tempo ci assiste, avremo una visuale su tutte le cime che circondano la Val di Fassa e non solo!! Sarà possibile distinguere le Pale di San Martino di Castrozza, il Gruppo del Lagorai, il Latemar, il Catinaccio, il Sasso Lungo e il Sasso Piatto, il Gruppo del Sella, la Marmolada, ... una vista che difficilmente dimenticheremo...
Arrivati a Pozza di Fassa, si attraversa il ponte e si imbocca la strada che ci conduce attraverso il paese di Meida verso la Val di San Niccolò; alcuni km più in là incontreremo la Malga Crocifisso, distinguibile anche grazie alla presenza di una cappella a fianco. Possiamo scegliere di lasciare qui la nostra auto ed usufruire di un servizio di pulmini che ci condurrà fino alla Malga Monzoni (1862 m s.l.m.) facendoci risparmiare circa 45' di cammino e quasi 300m di dislivello; oppure possiamo scegliere di svoltare a destra e arrivare fino al termine della strada percorribile e lasciare qui l'auto. Io consiglio la seconda alternativa: il sentiero n.603 che ci conduce fino alla malga non è impegnativo (una strada sterrata a tratti asfaltata) e permette di apprezzare la particolarità del luogo caratterizzato dalla presenza di un profondo orrido che costeggia la strada sulla sinistra.
Un centinaio di metri superata la malga, si incontrerà un bivio tra il sentiero n.603 ,che prosegue fino al Rif. Taramelli (molto frequentato dai turisti che giungono in pulmino alla malga), e il sentiero n.624, che imboccheremo.
La traccia è sempre ben distinguibile (è percorsa con dei fuoristrada dai possessori dei masi situati nei pressi del Rif. Vallaccia), ma ora le rampe iniziano a salire vertiginosamente!! In poco tempo si percorrono i 400m di dislivello che ci separano dal Rif. Vallaccia (2275m s.l.m.): nei prati sottostanti allo stesso a fine giugno e nella prima decade di luglio è possibile osservare la tipica flora della zona, che si presenta quanto mai particolare per la fioritura in zone ristrette...
D40, Nikkor 12-24 a 12mm, f/16, ISO 200, 1/100", GND2 (P121L), Mano Libera
D40, Nikkor 12-24 a 12mm, f/16, ISO 200, 1/50", GND4 (P121M), Mano Libera
Con un po' di attenzione ed un buon occhio non si potranno non avvistare le marmotte che popolano questi prati!! Un po' più fortunoso invece è l'incontro con i caprioli e i camosci che popolano queste valli... (consiglio sempre di portare con sé un buon binocolo!!)
Sono soprattutto i cuccioli di marmotta i più curiosi e giocherelloni, ottimi soggetti per rubare qualche scatto al volo!
Superato il rifugio, la strada sale ai piedi del Sas Morin regalando un'ampia visuale a nord-est verso le pareti della Marmolada! Il sentiero ci porterà in falsopiano fino alla base della cima Vallaccia: qui abbandoneremo la traccia n.624 per seguire la n.615 fino alla vetta, camminando tra i prati gialli che colorano questo luogo!
D40, Nikkor 12-24 a 12mm, f/16, ISO 200, 1/125", GND2 (P121L), Mano Libera
D40, Nikkor 12-24 a 12mm, f/16, ISO 200, 1/125", GND2 (P121L), Mano Libera
Dalla cima, se il tempo ci assiste, avremo una visuale su tutte le cime che circondano la Val di Fassa e non solo!! Sarà possibile distinguere le Pale di San Martino di Castrozza, il Gruppo del Lagorai, il Latemar, il Catinaccio, il Sasso Lungo e il Sasso Piatto, il Gruppo del Sella, la Marmolada, ... una vista che difficilmente dimenticheremo...
2 commenti:
Ciao Enrico, devo dire che dai tempi in cui ti commentai una delle prime foto sul forum ne è passata di acqua sotto i ponti...hai fatto dei progressi a dir poco enormi! veramente complimentoni!!
doppi complimenti anche perchè scatti con una D40 e tiri fuori scatti che certa gente con 5000 euro di corpo macchina se li sogna ;-)
a presto e speriamo di trovarci anche per solo un weekend!!
Grazie Stefano!! troppo gentili le tue parole!! e comunque se qualche progresso c'è stato lo devo moltissimo a voi che grazie alla vostra disponibilità ed esperienza mi avete permesso di imparare!!
Mi ricordo ancora uno dei primi commenti, su flickr!! la luce "dura" (che io non capivo assolutamente che volesse dire!!! il white balance... peggio che peggio!!! che ridere a pensarci ora!!!!
Grazie di cuore e speriamo che questo weekend sia quello di settembre allora!!
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