Prima gita sulla neve
Il sole era ormai calato e con se aveva portato via dai nostri occhi uno scenario che mai più rivedremo, lo spettacolo unico che ogni tramonto regala...
D40, Nikkor12-24 a 12mm, f/14, 1/15", ISO200, Treppiede, Scatto Remoto
Ma il calar del sole non può cancellare da noi le emozioni che abbiamo chiuso nel nostro cuore...
D40, Nikkor12-24 a 12mm, f/14, 1/25", ISO 200, Treppiede, Scatto Remoto
L'ora blu avanza galoppando, tanto veloce quanto il freddo ormai graffia le mie mani...
D40, Nikkor12-24 a 12mm, f/14, 1/25", ISO 200, Treppiede, Scatto Remoto
"Appunti tecnici": la D40 si è dimostrata quanto mai abile (non impeccabile purtroppo!) anche con temperature che arrivavano a -5°C; mi ha abbandonato solamente dopo l’intera sessione di scatti quando ormai le avevo già chiesto molto!! Per preservarne la batteria ho cercato di tenerla esposta il meno possibile al vento.
D40, Nikkor12-24 a 12mm, f/14, 1/25", ISO 200, Treppiede, Scatto Remoto
Come già avevo avuto modo di sperimentare, il Nikkor 18-55 anche se è un’ottica base permette di riprodurre scenari con nitidezza molto buona e cromie più che naturali!
D40, Nikkor 18-55 a 31mm, f/11, 8", ISO200, Treppiede, Scatto Remoto
Quest’escursione poi è stata una delle prime che mi ha permesso di verificare sul campo di battaglia il Nikkor 12-24: inutile sottolineare la spettacolarità dell’angolo dell’ottica, la sua versatilità grazie allo zoom non troppo ristretto, la sua nitidezza impeccabile anche agli angoli dello scatto, la resa cromatica assolutamente affascinante. Un’ottica che personalmente mi sento di consigliare a chiunque voglia appassionarsi di foto paesaggistica, rimanendo nel campo delle DX.
D40+Nikkor55-200 a 90mm, f/14, 1", ISO200, Tripod, Scatto Remonto
Lo scatto remoto e un buon treppiede li reputo fondamentali nella fotografia d’alta quota a temperature inferiori allo zero durante alba e tramonto: vista la poca luce a disposizione, i tempi di esposizione si allungano aumentando inevitabilmente il rischio dell’effetto mosso. Il treppiede che dispongo non è assolutamente stabile, anzi! ma con qualche accorgimento è in grado di reggere bene il peso della D40 (penso sia uno dei corpi macchina più leggeri in circolazione) e del Nikkor 12-24: mi è bastato tenerlo ad una altezza intermedia e proteggerlo dal vento! Lo scatto remoto permette di ridurre al minimo i tempi di scatto: se non si utilizzasse sarebbe necessario scattare con autoscatto con tempi non inferiori ai 10”, e quindi 10” in più in cui la reflex resterebbe a esposta al freddo alle intemperie del vento, aumentando così alla lunga di non poco la possibilità che la batteria ci abbandoni!
Per visualizzare la parte I dell'escursione clicca qui!
Da ora in avanti pubblicherò i contenuti delle escursioni anche in un file pdf per rendere più fruibili le informazioni!!
Visualizza il pdf dell'escursione sul Monte Grappa
4 commenti:
Buona anche questa seconda serie, anche se mi ha emozionato di più la prima. Impareggiambile la foto con le orme, davvero molto bella.
Luca
Sono contento che ti sia piaciuta di più la prima parte: era più ricercata e curata...
quella delle orme l'ho tirata fuori ricercando tra gli scarti dopo che mi avevi suggerito su un primo piano non formidabile...così mi sono rimboccato le maniche e ho trovato questa!! mi ha subito affascinato questa volta e così l'ho proposta!!
A presto!!
Le luci che hai saputo sfruttare in questa ultima serie sono a dir poco strepitose! E la resa del 12-24 è spettacolare!!
Ovviamente c'è la tua mano prima di tutto...
Caro Enrico, complimenti vivissimi!!
Grazie Giuliano!! troppo gentili le tue parole!! il 12-24 permette cose impensabili!!!
A presto!!
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