18/11/2010. Benvenuti nel mio mondo!! ...anche se la foto risale a qualche settimana fa, prima che la neve coprisse questi pendii... e finché è neve è più che benvenuta!! (chi conosce le vicissitudini attuali di questi luoghi capirà il perchè di questa mia affermazione!)
Voglio sfruttare l'occasione per effettuare un paio di osservazioni riguardo al paesaggio, anzi più correttamente al mio modo di intenderlo.
I due aspetti fondamentali su cui mi baso prima di scattare ogni mia fotografia sono i seguenti:
- l'esaltazione del luogo;
- l'espressione delle emozioni provate.
Non sempre questi due aspetti sono presenti nelle mie foto, non sempre si riescono a fondere e ad amalgamare; a volte mi trovo a dover scegliere quale delle due linee di pensiero seguire.
Per ottenere un risultato che soddisfi quanto appena detto, ritengo fondamentali i seguenti passaggi:
- scelta di un luogo di interesse;
- scelta della condizione climatica/meteorologica più adeguata;
- valutazione attenta della composizione.
Giocando con questi tre ingredienti il risultato sarà volto maggiormente alla soddisfazione della prima o della seconda linea di pensiero.
Scegliere un luogo di interesse
Come è possibile capire se un luogo è interessante o no?? Beh, non esiste alcun parametro oggettivo che possa definire questa qualità. Siamo noi gli unici arbitri in questa partita! Tanto per fare un esempio restando nel mondo a me più vicino: chi non conosce le Tre Cime di Lavaredo!? Tutti lo potrebbero definire un luogo interessante e assolutamente da vivere! Tutti forse, tranne me!! Sarà per l'enorme presenza di turisti, sarà perchè è un luogo più che inflazionato da un punto di vista fotografico... non so risponedere, ma anche se mi pagaste per andarci, forse direi di no e sceglierei un'altra meta.
Spesso mi trovo a girovagare su internet o a sfogliare riviste in cerca di luoghi che richiamino il mio interesse. E questo non è tanto legato alla fama del posto... è legato esclusivamente alle mie emozioni! Infatti prima di capire definitivamente se un luogo può essere scelto come location fotografica, lo devo vivere in prima persona!
Scegliere la condizione climatica/meteorologica
Qui le cose si complicano... la mia scelta di solito è strettamente legata alle due linee di pensiero sopra citate: esaltazione del luogo o delle emozioni. Anche qui non esiste nessuna regola che possa definire questo parametro, ma in linea di massima possiamo affermare che per il primo fine la luce di mezzogiorno di piena estate non sarà mai la migliore... per il seondo non si sa mai!! ;-)
Proviamo a fare un paio di esempi, magari la cosa è più chiara:
- Lacrime dal cielo, fiori dalla terra:
La foto rappresenta i prati in fiore del versante sud-est di Cima Palon, mentre sullo sfondo è possibile scorgere la parete nord del Monte Forni Alti solcata dalla Strada degli Scarubbi (massiccio del Pasubio). Sono passato di qui numerose volte: penso di non essermi nemmeno mai fermato per provare una foto!! Eppure quel luogo destava in me una forte attrazione... ciò che mi legava maggiormente a questi pendii era la memoria dei caduti di guerra, ma i vari monumenti eretti in memoria dei soldati non rispecchiavano le mie emozioni. Quando quel giorno si accostarono la ricca fioritura primaverile e il temporale in arrivo, non esitai un momento a fermarmi (rischiando non poco, il Pasubio non perdona!) per congelare quell'attimo!! Era proprio ciò che rappresentava il mio stato d'animo, un omaggio offerto dalla Natura a quelle vite spezzate. In questo caso non era una vetta o una baia che catturava il mio interesse, erano i sentimenti legati alla storia di quel luogo.
- Benvenuti nel mio mondo:
In questo caso invece era mio preciso interesse esaltare l'unicità del luogo: uno specchio d'acqua ai piedi della Cima Cavallazza in cui si riflette la parete ovest del Cimon della Pala e le altre vette circostanti del gruppo delle Pale di S. Martino di Castrozza. Qui ho scelto una buona luce, quella del tramonto, ma, anche se il tramonto non è stato dei migliori visti da queste sponde, sono molto legato alla foto che per me rappresenta l'unicità del posto e del perchè io lo consideri il mio angolo di paradiso in cui rifugiarmi appena possibile!
Altro consiglio che mi sento di dare è di non fare sempre affidamento sulle previsioni del tempo, ultimamente non ci azzeccano molto =D scherzi a parte, personalmente faccio molto più affidamento sulle immagini delle webcam (se presenti e se possibile), sulla conoscenza del clima del luogo (specialmente per la fotografia paesaggistica di montagna) e in ultimo sulle previsioni meteo elaborate localmente. Avere una conoscenza di base di meteorologia lo reputo fondamentale!!
Comporre una fotografia
Spesso non appena il nostro occhio scorge un dettaglio interessante, prendiamo in mano la nostra macchina fotografica e la ruotiamo per capire se sia meglio un taglio verticale oppure orrizontale, senza curare troppo gli elementi che lo circondano. Ovvio che se il momento è unico dovremmo sfruttarlo al volo perchè sappiamo che potremmo perdere l'attimo buono... ma anche in questo caso soffermarsi alcuni secondi prima di scattare può essere ciò che fa la differenza. Vi invito a calcolare attenamente la vostra composizione. La scelta del taglio è strettamente legata allo studio che fate del luogo, degli elementi che lo caratterizzano e che hanno portato il vostro occhio a soffermarsi su di essi. Solo armonizzando tali elementi dal primo all'ultimo piano riusciremo ad equilibrare la composizione. Tagliare elementi che stimolano l'inetresse del nostro occhio e/o relegarli troppo ai lati non è mai buona cosa. Sfruttare la regola dei terzi può essere d'aiuto, ma questa non è una legge!!! Sentitevi liberi di infrangerla se la cosa è funzionale al vostro intento ;-)
Di note sul come comporre una foto poi se ne trovano un'infinità in internet...
In questi giorni mi è arrivata l'Agenda del CAI 2011 interamente dedicata alle Dolomiti - Patrimonio dell'Umanità.
Voglio riportare di seguito un piccolo estratto dell'introduzione scritta da Sandro Furlanis, Emiliano Oddone e Ginluca Piccin di Dolomiti Project:
"[...] DOLOMITI UNESCO - ECCEZIONALITA' ESTETICO-PAESAGGISTICHE
vii) contenere fenomeni naturali superlativi o aree di bellezza naturale eccezionale e di importanza estetica (è uno dei criteri soddisfatti dalle Dolomiti per essere ritenute parte del Bene Unesco)
L'osservatore fa parte del Paesaggio. Il Paesaggio è in pratica la scena in cui si raffigura la teatralizzazione della vita. Si può recitare in funzione del rispetto dei contenuti della scena, rafforzando il messaggio dell'opera e rendendola armoniosa; oppure si può recitare distruggendo e modificando in maniera dissennata la scena, indebolendo il messaggio ed interrompendone l'armonia. Gli essere umani sono ciò che incontrano; siamo anche i paesaggi che abbiami vissuto, VIAGGI COMPRESI.
- IL PAESAGGIO HA UNA QUANRTA DIMENSIONE: IL TEMPO! NEL PAESAGGIO SI ISCRIVONO ATTRAVERSO AVVINCENTI SOVRAPPOSIZIONI LE STORIE DELLA TERRA E DEGLI ESSERE UMANI.
Le linee contenute nel paesaggio sono familiari. I nostri paesaggi hanno assistito alla nostra nascita, alla nostra crescita, ai momenti di gioia e di sofferenza, a tutto ciò che siamo e sentiamo; è come se il paesaggio e i suoi elementi ci conoscessero.
Il paesaggio non racchiude semplici linee, ma elementi che raccolgono storie, frequentazioni diverse, avventure, ispirazioni di singoli e di gruppi. La dimensione temporale del paesaggio rende importante il confronto con il PASSATO (recuperando la cultura locale che contiene secoli di storia di armonizzazione del rapposrto tra essere umano e ambiente) e paritariamente introduce il FUTURO (la conservazione è volta alle generazioni future). [...]"
Credo che in queste parole sia racchiuso l'ulteriore elemento che spesso ricerco soprattutto nei miei scatti sulle Dolomiti... la FRAGILE UNICITA' di questi luoghi...
Colgo l'occasione per ringraziare Luca e Marika per le belle ore trascorse sulle rive di questo specchio d'acqua... dedicata a voi!!
Nikon D40, Nikkor 12-24 f/4 a12mm, f/16, ISO 200, 1/1.3"-1.3", 0.9 ND Grad Soft Lee, Treppiede
Voglio sfruttare l'occasione per effettuare un paio di osservazioni riguardo al paesaggio, anzi più correttamente al mio modo di intenderlo.
I due aspetti fondamentali su cui mi baso prima di scattare ogni mia fotografia sono i seguenti:
- l'esaltazione del luogo;
- l'espressione delle emozioni provate.
Non sempre questi due aspetti sono presenti nelle mie foto, non sempre si riescono a fondere e ad amalgamare; a volte mi trovo a dover scegliere quale delle due linee di pensiero seguire.
Per ottenere un risultato che soddisfi quanto appena detto, ritengo fondamentali i seguenti passaggi:
- scelta di un luogo di interesse;
- scelta della condizione climatica/meteorologica più adeguata;
- valutazione attenta della composizione.
Giocando con questi tre ingredienti il risultato sarà volto maggiormente alla soddisfazione della prima o della seconda linea di pensiero.
Scegliere un luogo di interesse
Come è possibile capire se un luogo è interessante o no?? Beh, non esiste alcun parametro oggettivo che possa definire questa qualità. Siamo noi gli unici arbitri in questa partita! Tanto per fare un esempio restando nel mondo a me più vicino: chi non conosce le Tre Cime di Lavaredo!? Tutti lo potrebbero definire un luogo interessante e assolutamente da vivere! Tutti forse, tranne me!! Sarà per l'enorme presenza di turisti, sarà perchè è un luogo più che inflazionato da un punto di vista fotografico... non so risponedere, ma anche se mi pagaste per andarci, forse direi di no e sceglierei un'altra meta.
Spesso mi trovo a girovagare su internet o a sfogliare riviste in cerca di luoghi che richiamino il mio interesse. E questo non è tanto legato alla fama del posto... è legato esclusivamente alle mie emozioni! Infatti prima di capire definitivamente se un luogo può essere scelto come location fotografica, lo devo vivere in prima persona!
Scegliere la condizione climatica/meteorologica
Qui le cose si complicano... la mia scelta di solito è strettamente legata alle due linee di pensiero sopra citate: esaltazione del luogo o delle emozioni. Anche qui non esiste nessuna regola che possa definire questo parametro, ma in linea di massima possiamo affermare che per il primo fine la luce di mezzogiorno di piena estate non sarà mai la migliore... per il seondo non si sa mai!! ;-)
Proviamo a fare un paio di esempi, magari la cosa è più chiara:
- Lacrime dal cielo, fiori dalla terra:
La foto rappresenta i prati in fiore del versante sud-est di Cima Palon, mentre sullo sfondo è possibile scorgere la parete nord del Monte Forni Alti solcata dalla Strada degli Scarubbi (massiccio del Pasubio). Sono passato di qui numerose volte: penso di non essermi nemmeno mai fermato per provare una foto!! Eppure quel luogo destava in me una forte attrazione... ciò che mi legava maggiormente a questi pendii era la memoria dei caduti di guerra, ma i vari monumenti eretti in memoria dei soldati non rispecchiavano le mie emozioni. Quando quel giorno si accostarono la ricca fioritura primaverile e il temporale in arrivo, non esitai un momento a fermarmi (rischiando non poco, il Pasubio non perdona!) per congelare quell'attimo!! Era proprio ciò che rappresentava il mio stato d'animo, un omaggio offerto dalla Natura a quelle vite spezzate. In questo caso non era una vetta o una baia che catturava il mio interesse, erano i sentimenti legati alla storia di quel luogo.
- Benvenuti nel mio mondo:
In questo caso invece era mio preciso interesse esaltare l'unicità del luogo: uno specchio d'acqua ai piedi della Cima Cavallazza in cui si riflette la parete ovest del Cimon della Pala e le altre vette circostanti del gruppo delle Pale di S. Martino di Castrozza. Qui ho scelto una buona luce, quella del tramonto, ma, anche se il tramonto non è stato dei migliori visti da queste sponde, sono molto legato alla foto che per me rappresenta l'unicità del posto e del perchè io lo consideri il mio angolo di paradiso in cui rifugiarmi appena possibile!
Altro consiglio che mi sento di dare è di non fare sempre affidamento sulle previsioni del tempo, ultimamente non ci azzeccano molto =D scherzi a parte, personalmente faccio molto più affidamento sulle immagini delle webcam (se presenti e se possibile), sulla conoscenza del clima del luogo (specialmente per la fotografia paesaggistica di montagna) e in ultimo sulle previsioni meteo elaborate localmente. Avere una conoscenza di base di meteorologia lo reputo fondamentale!!
Comporre una fotografia
Spesso non appena il nostro occhio scorge un dettaglio interessante, prendiamo in mano la nostra macchina fotografica e la ruotiamo per capire se sia meglio un taglio verticale oppure orrizontale, senza curare troppo gli elementi che lo circondano. Ovvio che se il momento è unico dovremmo sfruttarlo al volo perchè sappiamo che potremmo perdere l'attimo buono... ma anche in questo caso soffermarsi alcuni secondi prima di scattare può essere ciò che fa la differenza. Vi invito a calcolare attenamente la vostra composizione. La scelta del taglio è strettamente legata allo studio che fate del luogo, degli elementi che lo caratterizzano e che hanno portato il vostro occhio a soffermarsi su di essi. Solo armonizzando tali elementi dal primo all'ultimo piano riusciremo ad equilibrare la composizione. Tagliare elementi che stimolano l'inetresse del nostro occhio e/o relegarli troppo ai lati non è mai buona cosa. Sfruttare la regola dei terzi può essere d'aiuto, ma questa non è una legge!!! Sentitevi liberi di infrangerla se la cosa è funzionale al vostro intento ;-)
Di note sul come comporre una foto poi se ne trovano un'infinità in internet...
In questi giorni mi è arrivata l'Agenda del CAI 2011 interamente dedicata alle Dolomiti - Patrimonio dell'Umanità.
Voglio riportare di seguito un piccolo estratto dell'introduzione scritta da Sandro Furlanis, Emiliano Oddone e Ginluca Piccin di Dolomiti Project:
"[...] DOLOMITI UNESCO - ECCEZIONALITA' ESTETICO-PAESAGGISTICHE
vii) contenere fenomeni naturali superlativi o aree di bellezza naturale eccezionale e di importanza estetica (è uno dei criteri soddisfatti dalle Dolomiti per essere ritenute parte del Bene Unesco)
L'osservatore fa parte del Paesaggio. Il Paesaggio è in pratica la scena in cui si raffigura la teatralizzazione della vita. Si può recitare in funzione del rispetto dei contenuti della scena, rafforzando il messaggio dell'opera e rendendola armoniosa; oppure si può recitare distruggendo e modificando in maniera dissennata la scena, indebolendo il messaggio ed interrompendone l'armonia. Gli essere umani sono ciò che incontrano; siamo anche i paesaggi che abbiami vissuto, VIAGGI COMPRESI.
- IL PAESAGGIO HA UNA QUANRTA DIMENSIONE: IL TEMPO! NEL PAESAGGIO SI ISCRIVONO ATTRAVERSO AVVINCENTI SOVRAPPOSIZIONI LE STORIE DELLA TERRA E DEGLI ESSERE UMANI.
Le linee contenute nel paesaggio sono familiari. I nostri paesaggi hanno assistito alla nostra nascita, alla nostra crescita, ai momenti di gioia e di sofferenza, a tutto ciò che siamo e sentiamo; è come se il paesaggio e i suoi elementi ci conoscessero.
Il paesaggio non racchiude semplici linee, ma elementi che raccolgono storie, frequentazioni diverse, avventure, ispirazioni di singoli e di gruppi. La dimensione temporale del paesaggio rende importante il confronto con il PASSATO (recuperando la cultura locale che contiene secoli di storia di armonizzazione del rapposrto tra essere umano e ambiente) e paritariamente introduce il FUTURO (la conservazione è volta alle generazioni future). [...]"
Credo che in queste parole sia racchiuso l'ulteriore elemento che spesso ricerco soprattutto nei miei scatti sulle Dolomiti... la FRAGILE UNICITA' di questi luoghi...
Colgo l'occasione per ringraziare Luca e Marika per le belle ore trascorse sulle rive di questo specchio d'acqua... dedicata a voi!!
3 commenti:
Ciao Enrico, bellissio post!!
concordo con te per tutto. Mi ha fatto sorridere la parte relativa alla meteorologia :-)
Un paesaggista che si rispetti deve avere tra i propri segnalibri almeno 10-15 siti di meteo e webcam locali :-D
P.S.
ma hai visto il logo scelto per rappresentare le dolomiti per l'UNESCO???? io lo trovo uno schifo!
Ciao Ste!! grazie per il passaggio!!
Se tu vadi i miei segnalibri ce ne sono uno con tutti i siti e uno per la meteorologia!!!
Comunque no non ho presente qual è il logo... è davvero così terribile??
Qui la discussione sullo Juza forum del logo unesco per le dolomiti:
http://www.juzaforum.com/forum/viewtopic.php?f=10&t=148577
Posta un commento