Questo sarà il primo post di una nuova serie (mi auguro lunga ...) di escursioni alla scoperta di queste affascinanti montagne, patrimonio dell'UNESCIO.
Partenza: Palafavera, Zoldo Alto - BL (1520m slm)
Arrivo: Lago Coldai (2143m slm)
Dislivello: 671 m (punti più alto Forc. Coldai 2191m slm)
Durata: 2 h 30'
Difficoltà: E
27/06/2010. Lasciata l'auto all'ampio parcheggio del Rif. Palafavera, si prende il sentiero n°564: è un'ampia strada sterrata che parte poche decine di metri a sud del parcheggio.
Già da primi passi la vista sul Civetta è maestosa. Nonostante il versante ovest del massiccio sia più conosciuto per le pareti verticali che si tuffano nel Lago di Alleghe, anche il versante est offre degli ottimi spunti grazie alle distese erbose che ricoprono i suoi piedi.
La salita è dolce, ma il caldo ci costringe a salire lentamente: per fortuna ogni tanto l'ombra ci permette di tirare il fiato! La sterrata ci conduce fino a Malga Pioda a quota 1816 m slm. La malga con i suoi pascoli segnano la fine della zona boschiva e l'inizio di favolosi prati in cui il bestiame è libero di gironzolare. L'ultimo sguardo verso il Civetta e poi prendiamo il sentiero n°556 per il Rif. A. Sonnino al Coldai.
Ora la strada inizia a salire più ripidamente puntando verso sud, ma la vista sul Pelmo precedentemente celato dal Col Marin ci permette di ritrovare le energie per proseguire. Il sentiero non presenta pericoli o pendenze eccessive, è bensì il caldo a mettere in difficoltà la maggior parte degli escursionisti che con noi si avviano alla vetta: per questo consiglio di rifornirsi sempre di una buona quantità di acqua prima di partire (è presente una fontana con acqua potabile eventualmente alla Malga Pioda)!
Ora sono le distese floreali a catturare la nostra attenzione!! Molto varia e ricca di numerose specie, come su tutti i pendii erbosi che di distendono ai piedi delle vette dolomitiche.
Raggiunta quota 2000m il sentiero svolta ad ovest per circondare la Busa del Toro e arrivare così al Rif. Sonnino a quota 2132m slm. Prima di proseguire però consiglio di fare una breve pausa per ammirare il panorama circostante. da qui sono visibili in ordine da nord: le Tofane, Passo Giau, Dolomiti Ampezzane, il Pelmo, l'Antelao, le Dolomiti Friulane fino alla catena dell'Alpago.
Dal rifugio con ancora un piccolo sforzo è possibile salire alla Forcella Coldai a quota 2191m: affrontiamo l'ascesa a lato del canalone per la presenza di una lingua di neve. In poco tempo siamo giunti alla sommità e la vista del panorama verso ovest ripaga dello sforzo effettuato! Il colore del lago Coldai (2143m) è blu intenso, la neve si sta ancora sciogliendo sulla sponda est sotto alle vette dei campanili dolomitici del Civetta. Verso ovest è ben distinguibile la parete sud della Marmolada e più a nord il Gruppo del Sella.
Mentre l'ascesa non mi aveva dato la possibilità di ritrarre il Pelmo perchè in forte controluce, affrontando la discesa il sole alle nostre spalle ci permette di ammirare i bellissimi colori dei prati e della dolomia di di questo particolarissimo dente dolomitico.
Partenza: Palafavera, Zoldo Alto - BL (1520m slm)
Arrivo: Lago Coldai (2143m slm)
Dislivello: 671 m (punti più alto Forc. Coldai 2191m slm)
Durata: 2 h 30'
Difficoltà: E
27/06/2010. Lasciata l'auto all'ampio parcheggio del Rif. Palafavera, si prende il sentiero n°564: è un'ampia strada sterrata che parte poche decine di metri a sud del parcheggio.
Già da primi passi la vista sul Civetta è maestosa. Nonostante il versante ovest del massiccio sia più conosciuto per le pareti verticali che si tuffano nel Lago di Alleghe, anche il versante est offre degli ottimi spunti grazie alle distese erbose che ricoprono i suoi piedi.
Nikon D40,Nikkor 12-24 f/4, 0.3 ND Grad Soft Lee
Olympus FE-310 zoom
La salita è dolce, ma il caldo ci costringe a salire lentamente: per fortuna ogni tanto l'ombra ci permette di tirare il fiato! La sterrata ci conduce fino a Malga Pioda a quota 1816 m slm. La malga con i suoi pascoli segnano la fine della zona boschiva e l'inizio di favolosi prati in cui il bestiame è libero di gironzolare. L'ultimo sguardo verso il Civetta e poi prendiamo il sentiero n°556 per il Rif. A. Sonnino al Coldai.
Nikon D40,Nikkor 12-24 f/4, 0.3 ND Grad Soft Lee
Ora la strada inizia a salire più ripidamente puntando verso sud, ma la vista sul Pelmo precedentemente celato dal Col Marin ci permette di ritrovare le energie per proseguire. Il sentiero non presenta pericoli o pendenze eccessive, è bensì il caldo a mettere in difficoltà la maggior parte degli escursionisti che con noi si avviano alla vetta: per questo consiglio di rifornirsi sempre di una buona quantità di acqua prima di partire (è presente una fontana con acqua potabile eventualmente alla Malga Pioda)!
Ora sono le distese floreali a catturare la nostra attenzione!! Molto varia e ricca di numerose specie, come su tutti i pendii erbosi che di distendono ai piedi delle vette dolomitiche.
Olympus FE-310 zoom
Raggiunta quota 2000m il sentiero svolta ad ovest per circondare la Busa del Toro e arrivare così al Rif. Sonnino a quota 2132m slm. Prima di proseguire però consiglio di fare una breve pausa per ammirare il panorama circostante. da qui sono visibili in ordine da nord: le Tofane, Passo Giau, Dolomiti Ampezzane, il Pelmo, l'Antelao, le Dolomiti Friulane fino alla catena dell'Alpago.
Nikon D40,Nikkor 12-24 f/4
Dal rifugio con ancora un piccolo sforzo è possibile salire alla Forcella Coldai a quota 2191m: affrontiamo l'ascesa a lato del canalone per la presenza di una lingua di neve. In poco tempo siamo giunti alla sommità e la vista del panorama verso ovest ripaga dello sforzo effettuato! Il colore del lago Coldai (2143m) è blu intenso, la neve si sta ancora sciogliendo sulla sponda est sotto alle vette dei campanili dolomitici del Civetta. Verso ovest è ben distinguibile la parete sud della Marmolada e più a nord il Gruppo del Sella.
Mentre l'ascesa non mi aveva dato la possibilità di ritrarre il Pelmo perchè in forte controluce, affrontando la discesa il sole alle nostre spalle ci permette di ammirare i bellissimi colori dei prati e della dolomia di di questo particolarissimo dente dolomitico.
8 commenti:
quella del Lago Coldai vale tutta l'uscita...spettacolare! complimenti!!
Ciao Ste!! pensa che è fatta con il sole sopra la testa!! orario proprio orrendo per la luce... devo infatti assolutamente tornare a dormire in questo rifugio!!
Ciao Enrico.
Molto bella quella del lago, ottimo l'uso dei filtri. La mia preferita però è quella del rifugio Sonnino: bei colori e ottima la profondità che hai dato con la composizione. Sul cielo a sx subito sopra la montagna mi sembra di vedere una macchiolina sul sensore, prova a dargli un'occhiata.
Alla fine ieri ho fatto l'ordine per i filtri Cokin, 2 digradanti, uno neutro e il CPL. Vado in Alta Badia la prima settimana di agosto e mi piacerebbe averli per iniziare a giocarci un pò...
Torna presto in montagna così possiamo gustarci altri scatti!!
Alla prossima, Eugenio.
Complimenti, bell'articolo Enrico! Secondo me il tramonto visto da questo lago è spettacolare, dal momento che il sole illumina la parete ovest!
Concordo con Stefano! Non c'è che dire... la luce sa essere davvero imprevedibile!!!
Eugenio: grazie mille per il passaggio! può benissimo essere anche perchè la foto è praticamente come l'ha fatta la D40, nessuna pp!
Marco: concordo in pieno!! ma mi incuriosisce altrettanto il tramonto verso il Pelmo a dire la verità...
Gianluca: grazie mille per il passaggio!! eh, la luce... gran bella cosa!!
ottimo ottimo ottimo tutto!! veramente complimenti! posti magnifici valorizzati da scatti si sicuro valore!
ma toglimi una curiosità il big stopper cosa è?
fammi sapere anche in pvt
Ciao!!
scusami ma riesco a rispondere solo ora al tuo commento! il Bigger stop è un filtro nd da circa 10 stop!!
grazie infinite per il tuo commento!!
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